Impresa e emblema, affinità e differenze
Traendo profitto dalla crisi del genere araldico e dal declino della blasonatura (il cui grado di complicazione aveva raggiunto livelli eccessivi), nel XIVo secolo si sviluppa l’impresa. Il Rinascimento le dà un nuovo slancio e permette a colui che la porta di esprimere la propria personalità più che la semplice identità. Esercizio mondano, l’elaborazione dell’impresa è spesso opera di letterati di corte.
Le raccolte a stampa di imprese, appaiono nel XVIo secolo, epoca in cui viene inventato l’emblema. Emblema e impresa non vanno però confusi ; per quanto entrambi si ispirino agli stessi modelli e si esprimano secondo un pensiero simbolico dove parola e immagine sono associati - a tal punto che degli slittamenti reciproci sono possibili -, essi sono comunque diversi. Da una parte, l’impresa deriva dalla società cavalleresca ed è l’espressione di un disegno personale o di circostanza, dall’altra l’emblema è un’invenzione umanista, una creazione libraria che comunica una lezione morale di portata universale. Inoltre, la relazione che impresa ed emblema instaurano fra la parola e l’immagine è diversa : la prima stabilisce un rapporto dialettico dove le due parti devono completarsi per produrre un senso, mentre il secondo stabilisce un rapporto ridondante tra parola e immagine.