La Nobiltà del ritratto

Nonostante la comparsa del ritratto borghese durante il secolo precedente, nel XVI secolo il ritratto rimane un genere riservato agli individui degni di memoria, nobili e umanisti principalmente.

Il Simeoni testimonia il suo interesse molto presto. Così, durante gli anni fiorentini (1539-1546), si era fatto ritrarre da Ruberto di Filippino Lippi e invitava Francesco da San Gallo a fare lo stesso (Le III parti del campo de’ primi studii di Gabriel Symeoni Fiorentino. Al magnanimo et ottimo S. Cosimo de’ Medici Duca II di Fiorenza, Venise, 1546, f. 65v et 86r)

Sopra alla sua medesima effigie ritratta al naturale da Ruberto di Fra Filippo.

Poi che Ruberto in questa Effigie mia
Pose quanto à me già dette Natura,
Cercò di darle il cuor per ogni via,
Et farla di parlar pronta & sicura,
Ma ricercando in me la sua man pia,
Che di piacermi sol preso havea cura,
Trovò in vece del cuor nel petto afflitto
El nome sol di Margherita scritto.

A Francesco da S. Gallo Scultore

Se quell’arte, ch’in Voi San Gallo è, tale,
Ch’arrosir faria Fidia, et Policreteo,
Se l’uno et l’altro anchor fosse mortale,
Come è, già corso al suo fatal decreto.
Fosse pronta à far me nel Marmo quale
In Carte io voi sollecito et segreto,
Tosto un Marmo faria, come un Quaderno
Francesco Voi, me Gabriello etterno.

Questo pensiero costante di lasciare una traccia poteva giustificarsi col fatto che il Simeoni era poeta, ma doveva anche affermare un’altra caratteristica, la nobiltà. Se la sua nascita ignobile costituisce un problema, gli astri, al contrario, lo designavano come persona nobile. I ritratti astrologici del Simeoni possono anche riferirsi all’autorità di Baldassar Castiglione che scrive che il cortigiano ideale deve essere nobile, perché la nobiltà spinge alla virtù. Nel Libro del Cortegiano (libro I, cap. XIV), accenna all’eccezionalità conferita ad alcune persone dagli astri :

Vero è che, o sia per favor delle stelle, o di natura, nascono alcuni accompagnati da tante grazie, che par che non siano nati, ma che un qualche dio con le proprie mani formati gli abbia ed ornati de tutti i beni dell’animo e del corpo.