Il contesto editoriale

A Lione, cit­tà impor­tante per i rap­por­ti tra Rinas­ci­men­to ita­lia­no e fran­cese, furo­no pub­bli­cate diverse opere dedi­cate agli emble­mi e alle imprese.

L’edizione del Dia­lo­go dell’imprese mili­ta­ri et amo­rose di Pao­lo Gio­vio a Lione s’inserisce così in un contes­to favo­re­vole a ques­to tipo di pub­bli­ca­zio­ni : Mau­rice Scève, nel 1544, segue ques­ta moda nel­la Delie obiect de plus haulte ver­tu, can­zo­niere nel quale s’inseriscono fra i dizains delle imprese i cui mot­ti sono illus­tra­ti dai ver­si ; gli Emble­ma­ta di Alcia­to esco­no per i tipi di Jean de Tournes nel 1547 e sono più volte stam­pa­ti negli anni seguen­ti da altri librai. Nel 1550, esce Le pre­mier livre des emblèmes di Guillaume Gué­roult. Le Devises heroïques di Claude Para­din esco­no per la pri­ma vol­ta nel 1551. Nel 1552, esce la Pic­ta poe­sis di Aneau, poi, nel 1555, il Peg­ma di Cous­teau. Queste pub­bli­ca­zio­ni sono tra­dotte in diverse lingue per rag­giun­gere un pub­bli­co di let­to­ri più ampio pos­si­bile. La stra­te­gia edi­to­riale del Roville non si limi­ta al solo mer­ca­to fran­cese, dato che l’edizione del Dia­lo­go ris­ponde alle pub­bli­ca­zio­ni ita­liane dell’opera del Gio­vio e che essa sarà per­si­no tra­dot­ta in spa­gno­lo. Quan­to a Simeo­ni, la sua par­te­ci­pa­zione al Dia­lo­go, in par­ti­co­lare in qua­li­tà di res­pon­sa­bile dell’iconografia può essere inte­sa, tra il res­to, come affer­ma­zione di dise­gna­tore di imprese e di imma­gi­ni emble­ma­tiche alla stes­sa stre­gua del Gio­vio, Dome­ni­chi, Rus­cel­li, ma anche del Boc­chi, le cui Sym­bo­li­cae Quaes­tiones ven­go­no pub­bli­cate nel 1555 a Bologna.