Simeoni e i talismani

Il Simeo­ni conos­ce­va per­fet­ta­mente le idee del Fici­no sui talis­ma­ni e, come lui, res­ta­va pru­dente cir­ca la loro evo­ca­zione. In tal sen­so, l’estratto del­la let­te­ra inedi­ta (Firenze, Archi­vio di Sta­to, Carte Stroz­ziane, ter­za serie, 96, f. 148–149r, let­te­ra non auto­gra­fa) che egli indi­riz­za, l’8 luglio 1555, da Lione, a Pie­ro Stroz­zi è tra i più illu­mi­nan­ti per capire qua­li ser­vi­zii pote­va pro­porre ai suoi protettori :

« Et quan­to alla for­tu­na et per­so­na di V. Ecc.za io non lo diro altro se non che riguar­dan­do à ques­ti gior­ni et essa­mi­nan­do la sua Nati­vi­tà non mi mara­vi­glio piu di tante sue dis­gra­tie consi­de­ra­to come il suo Marte è in 9 domo cadente e guar­da di qua­dra­to Giove horo­sco­pante, Satur­no Sig.ore del­la XII et XI, in set­ti­ma et nel­la sua essal­ta­tione ris­guar­da il Sole d’oppositione et in 6 si tro­va la parte di for­tu­na et il Signore del­la 4 Mer­cu­rio dan­na­to per la com­pa­gnia di Cau­da dra­co­nis. Ne altro rime­dio ci veg­go se non che o ci biso­gne­rebbe rinas­cere un altra vol­ta et accon­ciar­si un Cie­lo a suo modo o pro­vare se un ima­gine for­ma­ta piu feli­ce­mente (secon­do l’oppenione del gran Mago fici­no ne suoi libri de vita coe­li­tus com­pa­ran­da) la potesse accom­pa­gnare por­tan­do­la addos­so con migliore for­tu­na. Cosa che anco­ra che paia incre­di­bile o risi­bile e stra­na ha pure non so che d’apparente veri­tà in lei poiche ogni cosa ani­ma­ta et inani­ma­ta sog­giace al potere e virtù delle stelle. Vero è che in ques­to biso­gna fedel­ta, tem­po e spe­sa, ris­pet­to a i Maes­tri che deb­bo­no stare sug­get­ti a scol­pire sul fer­ro e nell’acciaio le madri del­la figu­ra sopra­det­ta il quale dis­cor­so ho fat­to a V. Ecc.za piu mos­so dall’occasione del ragio­na­men­to che per farle cre­dere quel­lo a che io pres­to non del tut­to fede. »