Gabriele Simeoni, Le III parti del campo de’ primi studii di Gabriel Symeoni Fiorentino. Al magnanimo et ottimo S. Cosimo de’ Medici duca II di Fiorenza, Venezia, Comino da Trino di Monferrato, 1546, in-12
Il libro, diviso in tre parti, è composito e riunisce diverse opere di giovinezza : la prima dedicata al duca Cosimo de’ Medici è consacrata agli « offitii » (f. 1–38), la seconda offerta a Margherita Portia, agli « amori » (f. 38v-84v), e l’ultima all’« amicitia » (f. 85–149v).
La prima parte celebra soprattutto la famiglia dei Medici (Giovanni delle Bande Nere, Maria Salviati, il duca Cosimo), in particolare con l’elegia « Sopra a gli effetti della Primavera » (f. 15v-18v), tema caro ai Medici, che è indirizzata a Cosimo. Questa poesia è ricca di immagini mitologiche e si conclude con l’esortazione ad approfittare del tempo presente che ricorda Orazio o Lorenzo il Magnifico nella Canzone di Bacco e Arianna. Nel suo « De fatti del S. Giovanni de Medici et della genealogia della sua casa » (f. 22r-33r) che egli offre a Caterina de’ Medici, allora delfina di Francia, Simeoni celebra la gesta del padre del duca Cosimo pur imitando l’Orlando furioso dell’Ariosto. Nel dialogo « Della forma dell’arme de Medici », Simeoni testimonia il suo interesse precoce per le scienze occulte sottoponendo lo stemma dei Medici ad analisi geomantica. La seconda parte celebra « gli amori » ed è offerta a Magherita Portia. Diversi pezzi poetici (sonetti, canzoni, sestine, madrigali, ecc.) sono associati a piccoli dialoghi in prosa. Infine, la terza e ultima parte « dell’amicitia » presenta ancora vari esercizi poetici, tra cui alcuni di ispirazione bernesca, e discorsi in prosa, sotto forma di lettera aperta, su soggetti svariati come : « Della lingua toscana » (f. 96v-97r), « Della natura del sole » (97v-105v) ch’egli indirizza agli accademici fiorentini, o « Della natura dei sogni » (f. 108v-112r). Questa ultima parte è infiocchettata dai giudizi morali del Simeoni ispirati a una filosofia improntata allo stoicismo.