L’Isola Barba

COLONNE EGYPTE
Dise­gno di un sup­por­to d’altare dell’età di Psam­me­ti­co I conser­va­to nell’isola Bar­ba, L’Origine et le anti­chi­tà di Lione, 1559.
Tori­no, Archi­vio di Sta­to, JA.X.16, f. 47r
© Archi­vio di Sta­to di Torino

Il Simeo­ni des­crive le ves­ti­gia antiche sull’isola Bar­ba che iden­ti­fi­ca come un anti­co san­tua­rio dedi­ca­to al culto di Bac­co. Riven­di­ca il pri­ma­to dell’osservazione per sos­te­nere ques­ta ipo­te­si, consi­de­ran­do, da un lato, le ves­ti­gia, cos­ti­tuite da qualche bas­so­ri­lie­vo spar­so, e dall’altro, la qua­li­tà e natu­ra del sito dove i pen­dii di Cou­zon che fian­cheg­gia­no la Sao­na sono rico­per­ti di vigne e dove arri­va­no pesan­ti barche cariche di bot­ti di vino del­la Bor­go­gna. Un altro reper­to, più inusuale, ritro­va­to nel­lo stes­so luo­go, confer­ma la sua inter­pre­ta­zione : « una Colon­net­ta di Para­gone (ritrat­ta qui dinan­zi) dove si veg­go­no scol­pi­ti mol­ti Carat­te­ri Egy­tii, altri­men­ti det­ti Hie­ro­gly­fi­ci, dichia­ra­ti­vi che come Bac­co (det­to simil­mente DIMITOR, cioè nato due volte, DIONISIO, LIBERO, LYEO, o LENEO, BROMIO, et in piú altri modi hebrei, gre­ci, et lati­ni, assai mani­fes­ti et divol­ga­ti, sen­za fare qui un confu­so cata­lo­go di libri et capi­to­li, come sen­za arte et sen­za giu­di­tio soglio­no fare alcu­ni ambi­tio­si per cres­cere un’ Ope­ra, et dare ad inten­dere al Popo­lo, che han­no assai let­to) fu chia­ma­to simil­mente OSIRI, et ado­ra­to nel­la Lybia, cosi pote­va egli anti­ca­mente havere havu­to in ques­ta Iso­la un Tem­pio… » (L’Origine et le anti­chi­tà di Lione, f. 44v-45r).

Si trat­ta di due par­ti di un altare da liba­gione risa­lente alla 26a Dinas­tia, degli anni 660–650 a. C., regno di Psam­me­ti­co I. Come gli altri aegyp­tia­ca potreb­be­ro pro­ve­nire da Elio­po­li in Occi­dente al Io seco­lo del­la nos­tra era.