Il Dialogo Pio et speculativo

Il Dia­lo­go pio et spe­cu­la­ti­vo, con diverse sen­tenze Latine & vol­ga­ri, di M. Gabriel Symeo­ni Fio­ren­ti­no, Lione, Guillaume Roville, 1560, in-quar­to di 230 pagine

Si trat­ta di un dia­lo­go che coin­volge due per­so­nag­gi che conver­sa­no in occa­sione di una pas­seg­gia­ta nel­la cam­pa­gna lio­nese. Ura­nio, die­tro cui si nas­conde l’autore il cui  pseu­do­ni­mo riman­da al carat­tere celeste del suo inge­gno, ris­ponde alle nume­rose ques­tio­ni  — mora­li e meta­fi­siche – che gli pone Dipis­tio. Ciò spie­ga il carat­tere scon­nes­so del dis­cor­so, fat­to di digres­sio­ni che illus­tra­no i cen­tri di inter­esse diver­si dell’autore. Così, il pro­po­si­to si apre sul­la ques­tione delle imprese di cui Simeo­ni ha appe­na super­vi­sio­na­to la pri­ma edi­zione illus­tra­ta pres­so Roville. Nel cor­so del dia­lo­go, si trat­ta di valo­riz­zare il sapere, la sapien­za, la pers­pi­ca­cia d’Uranio/Simeoni che contri­buis­co­no alla nobil­tà del per­so­nag­gio. Ura­nio dà dunque pro­va di giu­di­zio sicu­ro in mate­ria di anti­chi­tà (lio­ne­si, romane e alver­niate), di astro­lo­gia, di inter­pre­ta­zione di segni e pre­sa­gi, in par­ti­co­lare attra­ver­so opere d’arte e monete che sono consi­de­rate secon­do un « pen­sie­ro magi­co ». Ura­nio esi­bisce la sua scien­za di anti­qua­rio citan­do Cesare e facen­done un com­men­to, ma anche le sue doti di poe­ta illu­mi­na­to convo­can­do, tra il res­to, due poe­mi com­pos­ti l’anno pre­ce­dente (« Can­zone » sulle dop­pie nozze del rè cat­to­li­co e del duca di Savoia, p. 32–37, e « Pali­no­dia », p. 112–118). Davan­ti a tale sapere e faci­li­tà, Dipis­tio non può che escla­mare « par­mi che tu fos­si vera­mente Pro­fe­ta » (p. 37). Nell’opera, che riprende diverse inci­sio­ni dai libri del Du Choul pub­bli­ca­ti anche da Roville e tra­dot­ti da Simeo­ni, il pane­gi­ri­co dell’autore culmi­na nel ritrat­to astro­lo­gi­co del­la pagi­na 203 e con il suo com­men­to ico­no­gra­fi­co e astro­lo­gi­co. Il libro, anco­ra una vol­ta, pre­sen­ta un conte­nu­to com­po­si­to e rac­co­glie com­po­nen­ti estratte dalle sue opere più recen­ti in un’intenzione di autopromozione.