Nel 1559, Roville pubblica il Dialogo dell’imprese militari et amorose del Giovio e le due raccolte di imprese del Simeoni, Les devises, ou Emblemes heroiques, et morales e Le Imprese heroiche et morali. Nella sua autobiografia, Simeoni riferisce che : « l’Autore […] si ritrasse in Overnia, dove in tutto un verno ridusse le Imprese del Giovio con le sue in versi et sentenze morali, rendendole utili et fruttuose, dove in prosa prima non insegnavano ne servivano à nulla… » (Vita di m. Gabriel Symeoni, di natione fiorentino, et d’obbligo lucchese, f. 23r ). Così facendo, Simeoni trasformava le imprese in emblemi poiché metteva in ex-ergo verità universali a differenza della funzione dell’impresa che esprime un disegno personale. Roville aveva dovuto proporre quest’altro lavoro a Simeoni per sfruttarne il rendimento. Un anno dopo il Fiorentino riprendeva la maggior parte delle imprese del Giovio e le sue, mettendole in versi sotto forma di quartine (« tetrastichi »), chiamando la versione italiana, Le Sententiose imprese (pubblicate anche in una edizione congiunta con il Dialogo pio et speculativo dedicato a Emanuele Filiberto di Savoia) ; la versione francese intitolata, Tetrastiques faictz sur les devises du Seigneur Paulo Jovio et de Messire Gabriel Simeon. Pour servir en Verrieres, Chassis, Galeries et Tableaux ainsi qu’il plaira au Lecteur de les accomoder, non è probabilmente del Simeoni. Questa edizione si distingue anche per il suo formato diverso, in folio : l’impaginazione, in particolare mediante la cura con cui è eseguita la cornice che ricorda quella dei libri di emblemi.