L’anfiteatro delle Tre Gallie

AMPHITHEATRE
Dise­gno dell rovine dell’anfiteatro di Lione, L’Origine et le anti­chi­tà di Lione, 1559.
Tori­no, Archi­vio di Sta­to, JA.X.16, f. 34v
© Archi­vio di Sta­to di Torino

Il Simeo­ni è il pri­mo a rico­nos­cere l’anfiteatro di Lione come tale. Come pro­va, ricor­da che le ves­ti­gia antiche riap­paio­no soprat­tut­to sulle due col­line e che Lug­du­num rico­pri­va ques’area. Nelle vici­nanze dell’anfiteatro si tro­va­va il tem­pio d’Augusto. Il Simeo­ni conos­ce­va bene ques­ta parte del­la col­li­na del­la Croce Ros­sa dove si era­no sta­bi­li­ti vari Ita­lia­ni : Leo­nar­do Spi­na, i Cap­po­ni che occu­pa­va­no la casa verde e, infine, Giam­bat­tis­ta Del­la Som­maia (« mi sono final­mente riso­lu­to che non sola­mente sopra al munis­te­ro del­la Deser­ta, et nel­la Vigna chia­ma­ta d’Oserra fosse anti­ca­mente lo Amfi­tea­tro, ma che essen­do gia sta­ta tro­va­ta nel­la sopra­det­ta Regione di .S. Chia­ro una mez­za Sta­tua di Bron­zo di Cybele tor­ri­ta, nell’horto di Lio­nar­do Spi­na le Tavole di bron­zo, che noi vedre­mo qui appres­so, et hora nuo­va­mente fra certe cene­ri in un vaso di ter­ra alcune meda­glie di bron­zo d’Augusto, di Tibe­rio, et di Ves­pa­sia­no nel giar­di­no del­la Casa verde, la Cit­tà di Lione anti­ca­mente abbrac­ciasse l’uno et l’altro monte », L’Origine et le anti­chi­tà di Lione, f. 33v-34r)). Nel 1555, fir­ma il suo libro sul Mons­tro d’Italia dal giar­di­no di Som­maia (« in hor­tis Som­mai­cis »). Simeo­ni, forse, ave­va intra­pre­so degli sca­vi nei giar­di­ni dei suoi ami­ci ita­lia­ni ? Con il suo approc­cio empi­ri­co, for­ni­va l’esatta col­lo­ca­zione dell’anfiteatro e anda­va contro la tra­di­zione che sta­bi­li­va l’ubicazione sul­la col­li­na di For­vie­ra dove si per­pe­tua­va il ricor­do dei mar­ti­ri cristiani.