Il ritratto del Dialogo Pio et Speculativo, 1560

Ritrat­to del Simeo­ni, Dia­lo­go pio et spe­cu­la­ti­vo, Lione, Roville, 1560.
Lyon, BM, Rés. 389153 , p. 203
© Biblio­thèque Muni­ci­pale de Lyon

 

Quest’ultimo ritrat­to astro­lo­gi­co (1560) riprende l’idea di quel­lo del 1558 usan­do di nuo­vo un’architettura in cui si inse­ris­co­no le divi­ni­tà pla­ne­ta­rie. Il Simeo­ni pre­sen­ta l’edificio come un anti­co ceno­ta­fio, vale a dire che esso è soprat­tut­to un monu­men­to com­me­mo­ra­ti­vo. La dis­po­si­zione riprende quel­la dell’incisione del fron­tes­pi­zio delle Illustres obser­va­tions antiques, con ques­ta sfu­ma­tu­ra : Apol­lo è spa­ri­to, sos­ti­tui­to da un sole che occu­pa il cen­tro del fron­tone. Simeo­ni ha anche tras­for­ma­to le figure di Satur­no e di Giove facen­done delle divi­ni­tà com­po­site, Saturno/Cerere per signi­fi­care che Satur­no è nel segno del­la Ver­gine e Giove/Centauro che signi­fi­ca che Giove è in Sagit­ta­rio, cioè, nel suo domi­ci­lio. L’ispirazione dell’incisione si arric­chisce tut­ta­via di consi­de­ra­zio­ni che non sono più sol­tan­to astro­lo­giche, ma anche iero­gli­fiche e mora­li, in accor­do con le ultime pub­bli­ca­zio­ni del Simeo­ni : le sue rac­colte di imprese.

Ques­ta inci­sione riu­nisce vari moti­vi che tes­ti­mo­nia­no i diver­si inter­es­si del Simeo­ni. L’architettura del monu­men­to ricor­da la for­ma del taber­na­co­lo e in par­ti­co­lare l’Annun­cia­zione Caval­can­ti nel­la basi­li­ca di San­ta Croce a Firenze. Tut­ta­via qui viene riven­di­ca­ta l’origine anti­ca di ques­to monu­men­to popo­la­to di figure astrologiche.