Il Vir barbatus

VIR BARBATUS DESSIN
Il Vir barbatus, disegno dell’Origine et le antichità di Lione, 1559
Torino, Archivio di Stato, f. 68r
© Archivio di Stato di Torino

Simeoni riporta nell’Illustratione de gli epitaffi et medaglie antiche (Lione, Jean de Tournes, 1558, p. 137-138) che il suo amico François Laurencin, priore di Saint-Irénée e amatore di antichità, gli mostrò, oltre alla sua raccolta, l’altare di Julius Martianus che serviva da supporto a un’acquasantiera nella chiesa Saint-Irénée. Questa antichità – conservata al museo delle Antiquités nationales di San Germano in Laia et datata della fine del II secolo d. C. – ci permette di valutare il suo metodo : Simeoni rispetta il contenuto del testo epigrafico senza conservarne l’esatta disposizione. Quanto al rilievo, che rappresenta in realtà una figura femminile, ne fa un uomo barbuto, molto meno snello rispetto all’originale, che Simeoni scambia per un sacerdote di Minerva a causa del ramoscello che tiene nella mano sinistra. Completa questa figura facendo tenere un volumen nella mano destra, restituisce anche il piede destro mancante e anima la composizione « ravvivando » la fiamma dell’altare e conferendo alla sua figura di sacerdote un moto sconosciuto dal suo modello di pietra. Il commento che precede l’incisione, molto probabilmente tratta da uno dei suoi disegni, è prova delle difficoltà di lettura che Simeoni aveva incontrate di fronte a questa reliquia ricoperta dal calcare dell’acqua dell’acquasantiera. Un disegno del Fiorentino, al foglio 68r dellOrigine et le antichità di Lione, riproduce l’incisione dell’opera del 1558. Simeoni, fu criticato dai suoi avversari che gli rimproverarono il suo esame epigrafico lacunoso, ma non il travestimento del personaggio. Il Simeoni si accordò diritto di replica, nel 1559, nella sua Apologia generale dove, di fronte a questi attacchi, biasimò, senza nominarli esplicitamente, i suoi colleghi antiquari lionesi che non avevano preso cura di illustrare la loro patria quando sarebbe stato senz’altro loro compito farlo.